Sono trascorsi 150 anni dall’approvazione della legge n. 1797 del 1864 con la quale furono abolite le Corporazioni di Mestiere.
Pur avendone vietato la funzione regolatrice delle rispettive attività, i gremi in Sardegna continuano a esistere e a ricoprire importanti funzioni religioso – devozionali e culturali. In molti casi rappresentano un importante patrimonio e risorsa per la Sardegna (come ad esempio nel caso della Sartiglia di Oristano e dei Candelieri di Sassari) essendo depositari della storia e delle tradizioni delle proprie comunità.
Nei giorni scorsi, in occasione dell’anniversario della promulgazione della legge che li aboliva, i gremi si sono dati appuntamento a Oristano per un confronto sulle tematiche comuni.
Nell’auditorium dell’Hospitalis Sancti Antoni erano presenti le rappresentanze dei gremi delle città di Alghero, Iglesias, Oristano (Contadini, Falegnami e Muratori) e Sassari (Calzolai, Fabbri, Macellai, Massai, Ortolani, Piccapietre e Sarti), mentre quelli che non hanno potuto garantire la presenza hanno comunque aderito all’iniziativa manifestando la disponibilità a futuri incontri.
Durante l’incontro si è discusso di percorsi da condividere per realizzare attività finalizzate alla valorizzazione della propria identità e alla creazione di una struttura a livello regionale di indirizzo e raccordo.
Per questo motivo nel mese di ottobre si terrà un’assemblea regionale di tutti i gremi in occasione della quale formalizzare la nascita di un organismo di coordinamento e indirizzo, elaborare una strategia di intervento e un calendario di iniziative.