Prende il via in questi giorni il progetto di valorizzazione del tracciato delle mura medievali della città di Oristano.
Promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Oristano e realizzato nell’ambito di MuseoOristano con il coordinamento della Fondazione Sa Sartiglia, il progetto è stato curato dagli architetti Francesco Deriu e Paolo Abis con la consulenza storica di Andrea Sanna.
“Le mura medievali della città di Oristano costituiscono una testimonianza storica di primaria importanza della città non solo per il loro valore storico-monumentale, ma anche dal punto di vista simbolico e identitario – spiega il Sindaco Andrea Lutzu -. Attraverso questo progetto si vuole a riportare l’attenzione degli oristanesi e dei turisti su un simbolo molto importante che va riscoperto e valorizzato. Le testimonianze della nostra grandezza medievale non sono solo la Torre di San Cristoforo, Portixedda o il complesso dei beni monumentali religiosi, ma anche i tanti frammenti spesso ignorati e nascosti che possono consentire una nuova lettura della storia oristanese”.
“Lo studio delle mura medioevali di Oristano è tema oggetto di numerosi studi anche se forse manca uno studio monografico che assembli tutto il materiale e approfondisca tutte le fonti – aggiunge l’Assessore alla Cultura Massimiliano Sanna -. Il progetto prevede la sistemazione di segnaletica, orizzontale e verticale, capace di rendere visibile e leggibile nello spazio urbano un’attendibile ricostruzione dell’andamento delle antiche mura medievali. La segnaletica orizzontale sarà costituita da un segno grafico sul suolo pubblico. Una sorta di soglia tra ciò che era dentro e ciò che era fuori le mura. Questo attraversamento ancorché essere un segno della memoria esprime un limite che, anche se sepolto dall’asfalto e dalle ruspe, marca il passaggio tra il paesaggio dei borghi e il paesaggio più compatto e angusto della città murata. Si tratta anche di un confine storico sociale tra quella che fino al secolo scorso era la comunità dei Borghi con propri amministratori e sua parrocchia e la Città dei nobili e dei canonici”.
I luoghi in cui disegnare questo tracciato dimenticato saranno 8: 1. Piazza Roma – 2. Via Serneste – 3. Via Montenegro – 4. Vico Angioj – 5. Via lchnusa – 6. Piazza Manno – 7. Via S. Antonio – 8. Vico Umberto
“Se lo scopo della segnaletica orizzontale è segnare un limite, il compito della segnaletica verticale è riportare i contenuti storici attraverso la narrazione di un percorso che parte dal XlIl secolo e arriva ad oggi” aggiunge l’Assessore Sanna.
I disegni ricostruttivi delle mura sono realizzati dal Augusto Schirru mentre la cura dei testi è a cura di Andrea Sanna. I totem metallici (dal formato di 50 x 200 cm) andranno a sostituire gli attuali cartelli in ferro deteriorati. Nel caso di Piazza Manno si farà la manutenzione ad un grande cartello esistente mentre invia Mazzini ne verrà inserito uno nuovo. I totem saranno posizionati in alcuni luoghi chiave come piazza Manno che non necessariamente ospitano attualmente testimonianze visibili delle mura ma sono luoghi che se interrogati sono in grado di raccontare la storia della città di Oristano. I contenuti saranno grafici e testuali in inglese e italiano con collegamenti immediati alla piattaforma digitale di Museo Oristano per ampliare e integrare i servizi e le informazioni.
Sono previsti 5 pannelli per altrettanti tratti di cortina muraria medievale: 1. Piazza Roma (in sostituzione di un cartello esistente degradato) – 2. Via Mazzini (all’altezza della torretta in proprietà Palmieri sul marciapiede Lato nord) – 3. Via Mazzini (in prossimità della torre di Portixedda in sostituzione di un cartello esistente in avanzato degrado) – 4. Nell’area urbana ad angolo fra Via Cagliari e Via S. Antonio – 5. Piazza Manna (si prevede la manutenzione di un cartello esistente)